Categoria: Letteratura classica
-
“Supplici” di Euripide
UN AUTORE CON SCARSA FORTUNA IN VITA Euripide scrisse 92 drammi, ma vinse le competizioni teatrali soltanto cinque volte, perciò possiamo dedurre che ebbe scarso successo in vita. L’autore ebbe tuttavia fortuna dopo la morte e, grazie alle numerose trascrizioni manoscritte medievali, sono giunte sino a noi più opere di Euripide rispetto a quelle di…
-
Ricerche e riflessioni intorno alla “Cacata carta” di Catullo.
Certe volte le mie ricerche sul latino mi portano a saltare da un’informazione all’altra: i dati sembrano essere collegati fra loro, ma ho sempre l’impressione di non aver scoperto tutto. Tutto è iniziato mentre stavo leggendo Vite dei Cesari di Svetonio: nel raccontare la biografia di Cesare, l’autore menziona la Storia di Tanusio Gemino. I,…
-
Gli “Annales” di Tacito
Testo originale tratto da Annali, Tacito, Bur Potete trovare il testo latino qui. I.I I re dal principio governarono (lett. Ebbero) la città di Roma; Lucio Bruto[1] instituì la libertà e il consolato. Le dittature erano prese temporaneamente; e il potere dei decemviri non è forte oltre il biennio e il diritto consolare del soldato…
-
Il libro VIII dell’Eneide
Potete trovare il testo originale qui, ma io ho utilizzato una vecchia edizione offerta in omaggio dal Corriere della Sera una quindicina di anni fa. Come Turno portò fuori dalla rocca dei Laurenti il segnale di guerra E con rauco canto strepitarono i corni E come spronò gli acri cavalli e incitò le armi Turbati…
-
“Sparta e la sapienza di Delfi”, versione 22 pag 161. Tutto ciò che al classico non vi dicono su Sparta.
SPARTA E LA SPIENZA DI DELFI, versione 22 pag 161. “Gli Spartani sono educati molto bene alla filosofia e ai ragionamenti; se infatti vuoi parlare ad un uomo Spartano, dapprima lo trovi facile nelle parole, in seguito costui, come un temibile lanciatore, getta una parola che ha valore del discorso, così che colui che conversa…
-
L’usignolo e l’avvoltoio, una favola di Esopo
Un usignolo stava su un alto albero e cantava. E un avvoltoio, poiché era povero di cibo, lo cattura. Quando l’usignolo stava per morire, chiedeva all’avvoltoio d lasciarlo perché non era sufficiente a riempire lo stomaco dell’avvoltoio; chiede che l’avvoltoio, se è povero di cibo, si volga a uccelli più grandi. E l’avvoltoio rispondeva: “Ma…
-
Il prologo del I libro delle “Georgiche” di Virgilio, traduzione e commento.
GEORGICHE I, 1-42. Il prologo delle Georgiche è costituito da un breve riassunto delle tematiche del poema, un’opera in versi sull’agricoltura, la dedica a Mecenate, il dedicatario dell’Opera, e l’invocazione agli dei tutelari e a Ottaviano. Il testo è ricco di riferimenti alla mitologia classica; l’autore ne da per scontata la conoscenza da parte del…
-
La volta celeste secondo i Greci
Il cielo nella volta celeste è pieno di stelle. Alcune tra le stelle erano dette fisse, come Antares, per (il fatto di) rimanere prive di movimento nel cielo; altre (erano dette) erranti, come Ares, per (il fatto di) errare attraverso il cielo; altre ancora (erano dette) comete, per (il fatto di) avere una coda. Alcune…